RISULTATI

Di alto livello e combattute le gare del Golden Gala di Roma, valido qanche quest'anno per la Diamond League 2022. Sono stati ben cinque i primati mondiali stagionali realizzati allo stadio Olimpico di Roma, con la presenza di sei atleti italiani medaglia d'oro alle recenti Olimpiadi di Tokyo. Di essi, cinque hanno gareggiato nelle loro specialità (Stano, Tortu, Desalu, Patta, Tamberi) mentre il campione olimpico dei 100m Jacobs ha partecipato simbolicamente, intrattenendosi con il pubblico ma senza partecipare alla gara.

Le gare della Diamond League iniziano con la marcia di 3 km su pista maschili, dove lo stimolo di competere con la medaglia d'oro olimpica dei 20 km Massimo Stano fornisce ai due atleti nazionali Francesco Fortunato e Gianluca Picchiottino il passo per battere il campione olimpico ed al primo la miglior prestazione mondiale dell'anno in 10:57.77, che è anche il record del meeting battendo il vecchissimo record precedente. Risaliva al 1990 ed era di un'altra medaglia olimpica, Giovanni De Benedictis.


Fortunato taglia il traguardo della 3 km di marcia

Il secondo Gianluca Picchiottino delle Fiamme Gialle ha impiegato 10:59.91. Stano all'arrivo ha commentato come è diverso arrivare allo stadio con gli spettatori osannanti che in strada, ambiente più consueto delle gare di marcia.

Nel frattempo il campione olimpico Marcell Jacobs salutava il pubblico e spiegava in una intervista alla RAI che preferiva non correre per non compromettere, a causa di problemi muscolari, la partecipazione ai Campionati Mondiali di Eugene (USA) previsti a fine luglio.


Marcell Jacobs intervistato da Elisabetta Caporale alla RAI

Durante la gara di salto in alto maschile, con il campione olimpico Tamberi, veniva corsa la gara dei 400 hs femminili, vinti facilmente dalla olandese Bol in 53"02. Dietro di lei la giamaicana Janieve Russell (due volte al successo all'Olimpico) in 54.18, terza l'ucraina Anna Ryzhykova in 54.50.


Ayomide Folorunso 6° nei 400 hs donne con un buon tempo

A seguire la britannica Lina Nielsen in 54.73. Quindi vediamo Ayomide Folorunso ottenere un discreto risultato, ai limiti delle sue possibilità attuali. E' sesta con 54"84, miglior prestazione del'anno e minimo per i mondiali di Eugene ottenuto.

Marco Tamberi non è stato molto fortunato nel salto in alto. Il campione olimpico in carica, che ha scherzato molto con il pubblico spendendo molte energie (in foto il valicamento facile di 2,15) è stato battuto da Harrison (USA) e Kobielski (POL), che hanno superato 2,27, fermandosi questa volta solo a 2,24. Ha preceduto comunque Protsenko


Tamberi al superamento di 2,15 m, fatto agevolmente

Negli 800 femminili, la splendida Elena Bellò compie la gara capovaloro della sua carriera. Regge il passo indiavolato imposto dall'americana Athing Mu, vittoriosa con la miglior prestazione mondiale dell'anno a 1:57.01 e seguita dalla ottima francese Renelle Lamote (1:58.48).


Elena Bellò inizia la rimonta nel fionale degli 800 donne

Rimontando dal sesto posto al terzo posto con una volata spettacolare negli ultimi 80 metri, la Bellò frantuma il muro dei 2'00" scendendo a 1:58.97.
Adesso si trova non molto distante dal vecchissimo record dell'olimpionica Gabriella Dorio di 1'57"66.

Filippo Tortu, pur battuto da Bednarek (20'01") e Adams, con 20'40" ha nuovamente battuto Mitchell-Blake della Gran Bretagna, come aveva fatto a Tokyo nell'ultima frazione della staffetta 4x100. Dietro a lui Desalu 20"59(terzo frazionista a Tokyo) ed ultimo Patta (primo frazionista a Tokyo) che con 20"91 stabilisce il primato personale.


Tortu davanti a Mitchell-Blake nei 200 uomini

Nel salto con l'asta femminile, attese le star Sandi Morris e Katie Nageotte, la bravissima Roberta Bruni ha ottenuto la più bella prestazione in una gara di Diamond League, arrivando seconda a pari merito con la medagliata olimpica Holly Bradshaw (4,60) e superando la campionessa olimpica di Tokyo Katie Nageotte, riservandosi anche un tentativo al record italiano a 4,75 dopo due errori a 4,70.


Roberta Bruni autrice di un secondo posto e.a. con 4,60

In precedenza, due indecisioni a 4,50 ma gara ripresa con determinazione e splendido 4,60 al primo tentativo. Nella stessa giornata del meeting (ma in mattinata) la Bruni si era laureata in Agraria, Patologia Forestale. Vince la statunitense Sandi Morris con 4,81 davanti a Bradshaw e Bruni a pari merito. Ottava l'altra azzurra in pedana, Elisa Molinarolo (Fiamme Oro) con 4,40.
I 200 femminili, corsi da 4 campionesse olimpiche, sono vinti da Sherika Jackson in 21.91 (+1.3), davanti alla grande Elaine Thompson (22.25) e all'iridata Dina Asher-Smith (22.27, leader europea stagionale). Quarta Shaunae Miller, finora 400ista. Arriva 7° Allyson Felix (22.97), al termine della carriera, davanti all'azzurra Dalia Kaddari (Fiamme Oro, 23.29).


Arrivo dei 200 donne, con Sherika Jackson prima

Grande gara nel lancio del disco uomini, grazie allo sloveno Kristjan Ceh che batte il record del meeting, che era di Malachowski. Ceh realizza una serie di cinque validi e un nullo, prima arrivando a 68,76, poi migliorandosi a 69,06, 69,71 con un lancio conclusivo di 70,72, sua seconda miglior prestazione della carriera. Degno secondo l'austriaco bronzo olimpico Lukas Weisshaidinger con 68,30, terzo l'oro di Tokyo, lo svedese Daniel Stahl (65,87). Nono l'umbro di Città di Castello Giovanni Faloci, in forza alle Fiamme Gialle, con 55,80.


Arrivo dei 400 vinti da Kirani James

i 400 m sono vinti dal campione olimpico di Londra 2012 Kirani James con 44"54 davanti a Norwood con 44"81, con Edoardo Scotti che per battere Isaak Makwala (atleta olimpico del Botswana) e lo svizzero Petrucciani deve stabilire il primato personale stagionale sotto i 46" con 45"89.
Scotti aveva vinto l'edizione 2021 ridotta agli atleti europei ed italiani con il suo primato assoluto a 45"21.

Nel salto in lungo femminile, la favorita olimpionica Mihambo deve cedere di misura con 6.79 il primo posto alla ucraina Romanchuk che salta 6.85. La tanto attesa italiana Larissa Iapichino si ferma all' ottavo posto con la misura di 6,55.


Edoardo Scotti, intervistato, soddisfatto del risultato.

I 5000 metri maschili sono forse la miglior gara del meeting. Il keniano Nicholas Kipkorir Kimeli piazza un pregevole 12:46.33 (settima prestazione mondiale all-time e migliore dell'anno), con otto atleti sotto i tredici minuti. Secondo il keniano Jacob Krop (12:46.79) e terzo l'etiope Yomif Kejelcha in 12:52.10 (primo ai 3000 in 7:41.50), davanti all'olimpionico dei 10.000 Selemon Barega. Yeman Crippa (Fiamme Oro) ottiene il secondo risultato nazionale di sempre in 13:04.95, undicesimo a chiudere la fila dei migliori. Pietro Riva (Fiamme Oro) e Ossama Meslek (Atl. Vicentina) chiudono la classifica in 13:51.94 e 13:54.57.


Il keniano Kipsang al comando tira la gara all'inizio

I 3000 siepi maschili sono tirati all'inizio dalla solita lepre kenyota Kipsang che impone un ritmo molto veloce. Alla lunga si stacca un gruppo con i migliori (tra cui l'ex campione olimpico Kipruto) mentre Kipsang abbandona.
Alla fine l'etiope Lamecha Girma imprime un passo irresistibile e vince in 7'59"37 sfondando la barriera degli 8', davanti a Kibiwot (KEN), Wale (ETH), Kipruto (KEN) e Serem (KEN). Con il suo tempo ottiene una delle migliori prestazioni assolute.
Subito dopo degli africani, gli italiani Ahmed Abdelwahed ed Osama Zoghlami battono i loro record personali e sono i primi europei, con 8'10"29 ed 8'11"00.


L'etiope Girma emerge dal gruppo di testa e vince la gara


La gara più attesa, quella dei 100 metri, non vede alla partenza il campione olimpico Marcell Jacobs, ma ci sono comprimari di eccezione, tra cui la medaglia d'argento di Tokyo 2021, Fred Kerley.

L'Italia è rappresentata da Chituru Ali, che quest'anno ha corso in 10"1.

Alla partenza, c'è baruffa tra Kerley, King, Charleston ed il giamaicano Ellis, poi Kerley si distende nel finale e v'a a vincere per distacco con un pregevole 9"92. Dietro di lui King con 10"14 regola Charleston ed Ellis, appaiati a 10"17.

Dopo il sudafricano Erasmus (10"22) si piazza buon sesto Ali con 10"25, precedendo il veretrano americano Rodgers, l'altro americano Young ed il tedesco Ansa-Peprah, unico bianco in gara.

Il Golden Gala si conclude qui, arrivederci al 2023.

 

Articolo e foto di Roberto Visconti


Risultati completi del Golden Gala a questo link .